
L’app Immuni è ufficialmente disponibile. Dal 1 giugno 2020 è scaricabile su App Store e Google Play.

A partire da Lunedì 8 giugno, nonostante l’app sia già scaricabile in tutta Italia, sarà attiva per la sperimentazione solo in 4 regioni (Liguria, Marche, Abruzzo e Puglia). Dal 15 giugno verranno coinvolte anche tutte le altre regioni.
Come funziona?
Dopo averla scaricata, è necessario dichiarare di avere almeno 14 anni, inserire la regione e la provincia di domicilio. Tutto qui. Immuni chiederà poi di attivare il sistema di notifiche di esposizione Bluetooth. Tramite il Bluetooth, infatti, l’app registra autonomamente gli incontri e non la posizione o altri dati personali (non permette quindi di risalire all’identità dell’utente né ad altre informazioni). Gli smartphone che hanno installata e attiva Immuni, con il Bluetooth attivato (condizione necessaria affinché l’app funzioni), si scambiano tra di loro codici casuali. In questo modo, uno smartphone sa con quali codici è entrato in contatto.
Se un utente risulta positivo a un tampone, e ha l’app, potrà dare agli operatori sanitari che gli comunicheranno la positività il codice generato dall’app. Il codice è composto da 10 caratteri alfanumerici e si trova nella sezione «Impostazioni» dell’app, in «Caricamento dati». Quel codice permette di recuperare tutti i codici casuali emessi dal suo smartphone e fa partire una notifica a tutti gli altri smartphone che, nei giorni precedenti, avevano ricevuto quei codici. In questo modo tutti gli smartphone degli utenti che nei 14 giorni precedenti si sono imbattuti nell’utente positivo, stando a meno di due metri di distanza da lui per almeno 15 minuti, riceveranno una notifica che consiglierà loro di consultare le autorità sanitarie.
Di seguito trovate alcune immagini che rappresentano l’interfaccia dell’app.
Per maggiori informazioni sull’app Immuni è possibile consultare il sito web ufficiale dell’app: https://www.immuni.italia.it/