Dati Bene Comune - 50.000 buone ragioni per liberarli tutti
18/04/2021 Iniziative 0

La campagna Dati Bene Comune rimarca le sue richieste al Governo con un evento online l’8 aprile dal titolo 50.000 ragioni per liberarli tutti.

Tra i partecipanti: Nino Cartabellotta (Presidente della Fondazione GIMBE), Riccardo Iacona (giornalista e conduttore di Presa Diretta), Open Data Sicilia (per fare il punto sulla gestione nella Regione Sicilia).

Il 7 aprile 2021 si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Salute, che quest’anno assume un’accezione ancora più significativa alla luce della situazione pandemica che stiamo vivendo. Il tema promosso dall’Organizzazione Mondiale Sanità si concentra su un mondo più equo e sano.

Le organizzazioni e i soggetti promotori e sostenitori della campagna Dati Bene Comune ribadiscono che una gestione efficace della salute pubblica deve passare necessariamente dalla trasparenza e dall’accessibilità dei dati relativi al piano di gestione della pandemia generale e di quello vaccinale in particolare.

Cura Italia è tra i promotori della campagna e all’evento ha partecipato anche il fondatore del progetto (Riccardo Borchi).

Ho aderito con convinzione a questa campagna, sia individualmente sia tramite il progetto Cura Italia.

Con questo progetto ho elaborato e condiviso sul sito i dati che sono stati messi a disposizione, con l’obiettivo di renderli facilmente comprensibili per chiunque. Uno degli aspetti che ritengo molto importante, infatti, è fare in modo di rendere semplice la lettura dei dati al maggior numero di persone, anche a chi non possiede determinate competenze.

Purtroppo, però, quando molti dati – che sono la materia prima in questo caso – non sono disponibili pubblicamente in formato aperto abbiamo una forte limitazione. Trovo assurdo che, nel 2021, i dati siano intrappolati all’interno di PDF, quindi in un formato non aperto.

Infatti, ad esempio, ci sono diversi dati che ho calcolato personalmente – a partire ovviamente dai dati disponibili – perché mancanti, come, ad esempio, le variazioni di alcuni dati rispetto al giorno precedente o il numero dei nuovi positivi per le Province.

Per ultimo, ho calcolato e inserito il dato dell’incidenza settimanale per 100.000 abitanti (quello che fa scattare automaticamente la zona rossa per le Regioni, qualora superi il valore di 250 con l’ultimo monitoraggio settimanale disponibile). Se questo dato – come gli altri – fosse stato disponibile in formato aperto, sarebbe stato sufficiente leggerlo direttamente e visualizzarlo, avendo così un processo più veloce ed efficiente.

Quindi, in conclusione, ritengo che i dati – soprattutto in questo ambito – siano fondamentali e rappresentino la base per poter prendere molte decisioni (che impattano sulla collettività). Per questo motivo è necessario avere dati pubblici, in formato aperto, disaggregati, documentati e con licenza aperta, perché come dice giustamente la campagna – appunto – rappresentano un bene comune.

Riccardo Borchi – Fondatore di Cura Italia
CURA ITALIA

Cura Italia è un portale informativo di divulgazione scientifica che affronta diverse tematiche, in particolar modo scienza, ambiente e innovazione, con l’obiettivo di contrastare la disinformazione e fornire un servizio utile alla collettività.

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